Aggiornamento problema autoctonia

Aggiornamento problema autoctonia

Aggiornamento problema autoctonia

Ricorderete sicuramente che, relativamente alla problematica legata all’autoctonia della carpa, ho inviato, in data 1 ottobre 2014, al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare un documento con il quale veniva chiesto, allo stesso Ministero, di esprimersi sulla disciplina applicabile alla carpa riconoscendola al pari degli autoctoni. Le sollecitazioni attuate nei confronti del Ministero hanno portato lo stesso organo a pronunciarsi nei confronti della richiesta inoltrata da CFI. Mi è infatti pervenuta, in data 13 febbraio 2015, una sua risposta con la quale ribadisce e conferma l’individuazione della carpa tra le specie para – autoctone così come definito anche dallo stesso Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica (oggi ISPRA) nelle “Linee guida per l’immissione di specie faunistiche” (Quaderno di Conservazione della Natura n. 27 / 2007).

Proprio in virtù del richiamo della norma sopra citata ai motivi storici (appunto altrimenti incomprensibile ai fini della qualificazione di una specie come indigena), l’Istituto ha affermato che devono essere qualificate come para – autoctone anche quelle specie che, pur non originarie del territorio italiano, vi siano giunte per intervento dell’uomo (intenzionale o involontario) in un periodo storico antico, intendendo per tale il periodo antecedente al 1500 d.C. (e cioè prima della scoperta delle Americhe).

Certo, una conferma positiva quella avuta dal Ministero, ma che contiene una nota stonata, infatti si scrive che giuridicamente ancora tale definizione non viene riconosciuta. Molto strana questa affermazione in quanto non si deve dimenticare che L’art. 2, lett. o-quinquies), D.P.R. 357/1997 e l’art.2 del D.P.R 120/2003 stabiliscono che deve considerarsi “autoctona” la popolazione o specie che per motivi storico-ecologici è indigena del territorio italiano, affermazione che coincide con quanto motivato dall’ISPRA che inserisce la specie, carpa, direttamente tra gli autoctoni. Con il legale si sta esaminando la cosa e perfezionando una risposta da inviare a sostegno della nostra richiesta, mi sembra che gli articoli presenti nei D.P.R siano chiari. Penso inoltre che le “linee guida” in generale e in particolare quelle sopra citate, dovrebbero poi servire a colmare certe lacune della giurisprudenza su materie e argomenti su cui risulta lacunosa.

Il Presidente Nazionale

Agostino Zurma

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